Comitato Istituzionale Autorità di Bacino
Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino è l’organo di indirizzo politico dell’Autorità di Bacino.
Il suo funzionamento è disciplinato dal regolamento approvato dallo stesso Comitato con deliberazione n.1 del 13 aprile 2010 .
a) definisce i criteri, metodi, tempi e modalità per l’elaborazione del Piano di bacino distrettuale e lo adotta;
b) approva i programmi d’intervento attuativi del Piano di bacino, degli schemi previsionali e programmatici e ne controlla l’attuazione;
c) adotta gli atti di Pianificazione
d) propone e adotta normative omogenee relative a standard, limiti e divieti, inerenti alle finalità di cui al governo della risorsa idrica sotto il profilo quantitativo e qualitativo;
e) predispone indirizzi, direttive e criteri per la valutazione degli effetti sull’ambiente degli interventi e delle attività con particolare riferimento alle tecnologie agricole, zootecniche ed industriali;
f) attiva forme di informazione e partecipazione pubblica al fine di favorire un adeguato coinvolgimento dei portatori di interesse nella formazione degli atti di pianificazione.
Il Comitato Istituzionale delibera:
a) l’adozione del Piano di Assetto Idrogeologico;
b) l’adozione del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni;
c) gli aggiornamenti generali del Piano di Assetto Idrogeologico relativi all’intero territorio regionale o ai sub bacini del PAI e aggiornamento dei piani regionali di assetto idrogeologico correlati al PAI nonché le varianti di area vasta al PAI, con approfondimenti del quadro conoscitivo relativi all’intero territorio comunale di 3 o più Comuni;
d) gli aggiornamenti intermedi del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni;
e) l’approvazione di varianti comunali al PAI connesse alla definizione di quadri complessivi di interventi per la mitigazione del rischio relativi ad aree vaste comunali o sub-comunali e di progetti di interventi integrati di mitigazione del rischio idrogeologico, ad esempio, le opere previste dagli scenari del PGRA o quelli di cui al comma 2 dell’art. 7 del D.L. n. 133/2014 convertito in L. n.164/2014, che richiedono il coinvolgimento di numerosi e rilevanti interessi e stakeholder, nonché la variante al PAI a seguito di collaudo delle opere;
f) le modifiche e gli aggiornamenti alle Norme di Attuazione del PAI/PGRA, la predisposizione o aggiornamento di linee guida e direttive e la correzione di errori materiali degli elaborati del piano;
g) l’aggiornamento e la ricognizione del reticolo idrografico, anche su proposta dei Comuni o Enti competenti, ai sensi dell’art.30-ter comma 6 delle presenti norme;
h) l’approvazione dei programmi di cui all’art. 69, comma 2, lett. c), del D.Lgs. n. 152/2006, limitatamente alle parti relative allo svolgimento di studi e rilevazioni nelle materie riguardanti la difesa del suolo dal rischio idrogeologico;
i) riconoscimento di non rilevanza delle fasce di tutela dei corpi idrici, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 8, comma 11 bis;
l) l’adozione del Piano di gestione del distretto idrografico e suoi aggiornamenti;
m) l’adozione del Piano stralcio di bacino regionale per l’utilizzo delle risorse idriche e suoi aggiornamenti;
n) nell’ambito della redazione ed aggiornamento del Piano di Tutela, in fase di avvio, la definizione degli obiettivi del piano, ed in conclusione il parere di conformità;
o)l’adozione del piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici;
p)la programmazione risorse idriche per gli utilizzi multisettoriali;
q) approvazione di direttive operative e procedurali e loro interpretazione.
Per la consultazione degli atti vai alla pagina “Deliberazioni del Comitato Istituzionale”
Il Comitato è presieduto dal Presidente della Regione autonoma della Sardegna, ed è composto da:
• l’Assessore Regionale dei Lavori Pubblici
• l’Assessore Regionale della Difesa dell’Ambiente
• l’Assessore Regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale
• l’Assessore Regionale dell’Industria
• il Rappresentante delle Province
• il Rappresentante dei Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti
• il Rappresentante dei Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti.
Il suo funzionamento è disciplinato dal regolamento approvato dallo stesso Comitato con la deliberazione n.1 del 13 aprile 2010
– Presidente: la Presidente della Regione: Alessandra Todde
– Assessore Regionale dei Lavori Pubblici: Antonio Piu
– Assessora Regionale della Difesa dell’Ambiente: Rosanna Laconi
– Assessore Regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale: Gian Franco Satta
– Assessore Regionale dell’Industria: Emanuele Cani
– Rappresentante delle Province: Costantino Tidu
– Rappresentante dei Comuni con popolazione > 5000 abitanti: Vacante
– Rappresentante dei Comuni con popolazione < 5000 abitanti: Anton Pietro Stangoni
dal 21.03.2024
Presidente: il Presidente della Regione: Christian Solinas
– Assessore Regionale dei Lavori Pubblici: Pierluigi Saiu
– Assessore Regionale della Difesa dell’Ambiente: Marco Porcu
– Assessore Regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale: Valeria Satta
– Assessore Regionale dell’Industria: Anita Pili
dal 25.11.2022
-Assessore Regionale dei Lavori Pubblici: Aldo Salaris
– Assessore Regionale della Difesa dell’Ambiente: Gianni Lampis
– Assessore Regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale: Gabriella Murgia
dal 20.04.2023
– Rappresentante dei Comuni con popolazione > 5000 abitanti: Giuseppe Porcheddu
Ultimo aggiornamento
17 Marzo, 2021