Segretario Generale dell’Autorità di Bacino

Le funzioni del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino sono svolte dal Direttore Generale dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico della Sardegna.

Competenze principali:

  • provvedere agli adempimenti necessari al funzionamento dell’Autorità di bacino;
  • curare l’istruttoria degli atti di competenza del comitato istituzionale, cui formula proposte;
  • curare i rapporti, ai fini del coordinamento delle rispettive attività, con le Amministrazioni statali, regionali e degli enti locali;
  • curare l’attuazione delle direttive del comitato istituzionale agendo per conto del comitato medesimo nei limiti dei poteri delegatigli;
  • riferire al comitato istituzionale sullo stato di attuazione del piano di bacino per l’esercizio del potere di vigilanza ed in tale materia esercita i poteri che gli vengono delegati dal comitato medesimo;
  • curare la raccolta dei dati relativi agli interventi programmati ed attuati, nonché alle risorse stanziate per le finalità del piano di bacino da parte dello Stato, delle regioni e degli enti locali e comunque agli interventi da attuare nell’ambito del bacino, qualora abbiano attinenza con le finalità del piano medesimo.

Determinazioni

Con determinazione del Segretario Generale sono approvate:

a) le varianti al PAI predisposte dai Comuni o dagli altri Soggetti competenti e relative:

  • a.1 ad approfondimenti puntuali o locali del quadro conoscitivo, relativi agli studi comunali di assetto idrogeologico di cui all’art.8 delle NA del PAI di ambiti territoriali sub comunali e comunali (ivi incluso lo studio delle aree limitrofe) o relativi al massimo all’intero territorio di due Comuni e alle relative aree limitrofe, anche comprensivi delle correzioni e/o integrazioni del reticolo idrografico ai sensi dell’art.30-ter comma 6 delle presenti norme;
  • a.2. ad approfondimenti puntuali o locali del quadro conoscitivo successivi alle verifiche di sicurezza in attuazione delle direttive regionali emanate ai sensi delle norme tecniche di attuazione del Piano di assetto idrogeologico (PAI);
  • a.3. alla realizzazione di singoli interventi collaudati per la mitigazione del rischio di cui all’art. 37, comma 7 delle presenti norme;
  • a.4. al verificarsi di nuovi eventi di dissesto idrogeologico e/o dichiarazioni di stato di emergenza ex artt. 23 e 24 del D.Lgs. n. 1/2018;
  • a.5. l’approvazione degli studi idrologici-idraulici di approfondimento di cui all’art. 30-ter delle presenti norme, laddove le aree da essi individuate siano superiori alle fasce di cui al comma 1 del medesimo articolo;

b) gli studi di compatibilità idraulica e geologica-geotecnica di cui agli artt. 24 e 25 delle presenti Norme;

c) gli studi idrologici-idraulici di approfondimento di cui all’art. 30-ter delle presenti norme, laddove le aree da essi individuate siano inferiori alle fasce di cui al comma 1 del medesimo articolo;

d) gli studi dettagliati delle aree in cui il pericolo di frana scaturisce da fenomeni gravitativi denominati SINKHOLE, di cui all’art. 31, comma 8, delle presenti norme;

e) gli studi idrologici-idraulici redatti dai Comuni, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 30 bis 135.

Per consultare gli atti vai alla pagina “Determinazioni del Segretario Generale”

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

30 Dicembre, 2021