Pianificazione

Il Piano di bacino/distretto idrografico è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa, alla valorizzazione e alla corretta utilizzazione del suolo e delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche e ambientali dei territori interessati. Esso rappresenta il quadro di riferimento a cui devono adeguarsi e riferirsi tutti i provvedimenti autorizzativi e concessori inerenti agli interventi comunque riguardanti il bacino e ha valore di piano territoriale di settore. Il Piano di bacino può essere redatto e approvato anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali. Contenuti specifici e obiettivi del Piano di bacino sono definiti dall’art. 65 del d.lgs. n. 152 del 2006. La Sardegna è considerata, ai sensi dell’art. 64. del dlgs 152/2006 un unico distretto idrografico e gli stralci funzionali del Piano approvati e vigenti sono riportati di seguito:

L’obiettivo del PSURI è quello di definire – sulla base degli elementi fissati dal “Piano Stralcio Direttore di Bacino Regionale per l’utilizzo delle risorse idriche” (PSDRI) approvato con Ordinanza del Commissario Governativo per l’Emergenza idrica in Sardegna n. 334 del 31.12.2002, – gli interventi infrastrutturali e gestionali, nell’arco di tempo di breve-medio termine, necessari ad ottenere, con adeguato livello di affidabilità anche negli anni idrologicamente più difficili, l’equilibrio del bilancio domanda – offerta a livello regionale, nel rispetto dei vincoli di sostenibilità economica ed ambientale imposti dalle norme nazionali e comunitarie. “VAI AL SITO”
Nell’ambito degli strumenti di pianificazione delle risorse idriche, il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti disciplina l’uso della risorsa destinata al soddisfacimento del fabbisogno idropotabile e la realizzazione delle necessarie infrastrutture di trasporto e potabilizzazione delle risorse idriche. In particolare il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti recepisce l’evoluzione di tutti quei parametri che contribuiscono a definire la domanda di risorsa del territorio e contemperarla con l’offerta della stessa risorsa, in rapporto al grado di realizzazione delle opere previste. Il nuovo Piano regolatore generale degli acquedotti è stato approvato dalla Giunta Regionale con la deliberazione del 21 luglio 2006, n.32/2 ed attualmente è in corso di aggiornamento. “VAI AL SITO”
Il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali costituisce un approfondimento ed una integrazione necessaria al Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) in quanto è lo strumento per la delimitazione delle regioni fluviali, funzionale a consentire, attraverso la programmazione di azioni (opere, vincoli, direttive), il conseguimento di un assetto fisico del corso d’acqua compatibile con la sicurezza idraulica, l’uso della risorsa idrica, l’uso del suolo (ai fini insediativi, agricoli ed industriali) e la salvaguardia delle componenti naturali ed ambientali. Il Piano è stato approvato con Deliberazione del Comitato Istituzionale di Bacino n. 2 del 17 dicembre 2015. “VAI AL SITO”
Il Piano di Tutela delle Acque è uno strumento conoscitivo e programmatico che si pone come obiettivo l’utilizzo sostenibile della risorsa idrica e ha come finalità quella di costituire uno strumento conoscitivo, programmatico, dinamico attraverso azioni di monitoraggio